La storia della Torre

Ieri come oggi

La bellezza senza tempo della Torre di Maiano

Sir John Temple Leader

Sir John Temple Leader, un facoltoso inglese figlio di Industriali londinesi e profondo amante del viaggio, si trasferì nel 1844 a Firenze con sua moglie Maria Luisa de’ Leoni. Qui comprò, a pochi chilometri dalla città, i territori che si estendono sulle colline tra Fiesole e Firenze: l’antichissimo borgo di Maiano, già convento di suore Benedettine, dando al tutto nuovo valore. Rimboschì e risanò oltre 80 ettari di aree abbandonate di cave di pietra serena, ricostruì il Castello di Vincigliata, ampliò la Villa di Maiano (già set del film Camera con vista), rivisitò Villa i Tatti (oggi campus della Harvard University) ed ingrandì il Borgo; sulle rive del torrente Mensola costruì il Parco Romantico dove innalzando le sponde della Cava detta “delle Colonne”, realizzò il Laghetto e trasformò i percorsi degli scalpellini in sentieri segreti meravigliosi. Questi luoghi, purtroppo in parte dimenticati prima dell’arrivo di Sir Temple Leader, avevano già accolto illustri personaggi come Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Benedetto e Giuliano da Maiano, Boccaccio, Vasari, Lorenzo il Magnifico ed ora riacquistavano nuovo splendore.

Il Parco, l'antica Cava e il borgo

Il Parco Romantico, oggi chiamato della Regina, deve il suo nome alla regina Vittoria d’Inghilterra che dopo avervi fatto visita il 12 Aprile 1893 ufficialmente l’inaugurò. L’antica Cava deve invece il suo esser nota alle preziose colonne della Cappella dei Principi di San Lorenzo, a Firenze, realizzate con la pietra serena da essa estratta. E come questa, moltissime altre grandi opere furono realizzate dagli antichi maestri del passato con la pietra serena estratta dalla Cava. Alla morte di Temple Leader l’opera di ristrutturazione continuò senza interruzioni per mano della famiglia Stori-Corsini che acquistò tutta la fattoria con il borgo e la Villa di Maiano che, comprendendo le potenzialità e l’antica bellezza del luogo, non posero termine alle operazioni di riqualificazione di un territorio già meraviglioso.

La Fattoria di Maiano oggi

La famiglia Miari Fulcis

Nel 1961 Lucrezia Corsini, sposata con il Conte di origine veneta Giacomo Miari Fulcis, ereditò l’intera proprietà di oltre 300 ettari, proseguendo l’opera di trasformazione: oggi la Fattoria di Maiano è una azienda agricola da oltre 25 anni ad indirizzo biologico con attività fiorenti, polo attrattivo volto alla sperimentazione ed alla ricerca che abbina produzioni agricole con ospitalità, attività esperienziali, sport ed una ristorazione di altissimo livello.

Nella foto: Francesco Miari Fulcis con la moglie Nicoletta e i 4 figli: da sinistra, Tommaso, Anna, Caterina e Matteo.

Il progetto di recupero

BIG DREAM IN LITTLE TOWER

Sorge, accanto al Laghetto delle Colonne, un’antica torre ottocentesca in stile neogotico che Sir John Temple Leader fece costruire tra il 1870 ed il 1894. La torre, dalle fattezze meravigliose e dal fiabesco apparire, è rimasta per lungo tempo un luogo disabitato, segreto, nascosto, difficile da visitare ma elemento imprescindibile nel panorama visivo offerto ai visitatori. Fu nel 2015 che dalla fusione degli intenti e dalla commistione delle visioni dell’architetto Simone Micheli e del Conte Francesco Miari Fulcis prese vita BIG DREAM IN A LITTLE TOWER, un progetto etico ed intelligente che si propose di ripristinare l’uso di questo segreto luogo di incontro, trasformando la torre in una magnifica suite, elegante, raffinata; una trasposizione materica di una concezione di lusso nuova, empatica, tangibile. Uno spazio in cui arte, cucina e relax potessero fondersi completamente insieme dando vita ad un luogo sperimentale, ad un’opera d’arte esperibile fuori dal tempo, in grado di generare un efficace ed esteso volano comunicativo; trasformandosi in centro di attrazione e catalizzatore dell’attenzione.

L’intenzione connessa al recupero della Torre è quella di offrire un’esperienza che diventa memoria, regalando un meraviglioso dono non soltanto alla città, ma anche al ricordo dei suoi visitatori. È il mio approccio universale all’architettura: fare in modo che le mie opere esprimano una densità di significati ed emozioni, capaci di penetrane nel profondo dell’individuo, concedendo a quest’ultimo la possibilità di vivere in maniera piena ed anticanonica la propria quotidianità.

Simone Micheli

La presentazione del progetto

Il progetto BIG DREAM IN A LITTLE TOWER fu presentato durante la Milano Design Week del 2015 assumendo i tratti di una mostra virtuale in cui il visitatore, attraverso l’utilizzo di un’App, ha avuto la possibilità di entrare all’interno del progetto che sarebbe stato realizzato attraversando i nuovi spazi che avrebbero composto la Torre del laghetto delle Colonne, all’interno della Fattoria di Maiano. Il visitatore ha così avuto modo di esplorare il progetto vivendo un’emozionante esperienza. L’esibizione ha ottenuto un enorme successo di pubblico durante le giornate del fuorisalone e così, passo dopo passo, la commistione degli intenti che aveva unito fin dagli esordi le opinioni dei due sue primi fautori, Simone e Francesco, si fece sempre concreta e si trasformò in reale operazione di riqualificazione dell’antica Torre.

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